top of page

Alimentazione e Psoriasi: Come il Cibo può Migliorare la Salute della Pelle in Modo Naturale


La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle che colpisce circa il 2-3% della popolazione mondiale. Si manifesta con placche arrossate, desquamazione, prurito e, in alcuni casi, dolore, influenzando in modo significativo la qualità della vita. Oggi sappiamo che non si tratta solo di una condizione cutanea, ma di una patologia sistemica, con profonde connessioni al sistema immunitario, al metabolismo e, soprattutto, all’infiammazione cronica di basso grado.

Negli ultimi anni, numerosi studi scientifici hanno evidenziato il ruolo dell’alimentazione nella psoriasi, sottolineando come la scelta degli alimenti possa influenzare lo stato infiammatorio dell’organismo, il benessere intestinale e persino la gravità dei sintomi cutanei. Sebbene la dieta non rappresenti una cura per la psoriasi, può diventare un valido supporto integrato alla terapia medica, contribuendo a migliorare la sintomatologia e il benessere complessivo.





Perché parlare di alimentazione e psoriasi?


Parlare di alimentazione per la psoriasi non significa proporre soluzioni miracolose, ma valorizzare l'importanza della nutrizione funzionale, una disciplina che studia come gli alimenti e i nutrienti influenzano i processi infiammatori, immunitari e metabolici.

In qualità di nutrizionista specializzata in disturbi infiammatori e autoimmuni, come tiroidite di Hashimoto ed endometriosi, lavoro quotidianamente con pazienti che condividono meccanismi infiammatori comuni alla psoriasi: permeabilità intestinale, disbiosi, disregolazione immunitaria. Per questo motivo, il mio approccio si basa su una valutazione personalizzata, fondata su evidenze scientifiche e integrata con strategie dietetiche mirate.

Numerose pubblicazioni sostengono il legame tra alimentazione e psoriasi, come lo studio pubblicato su JAMA Dermatology (2020), che mostra come una dieta ricca di alimenti antinfiammatori sia associata a una riduzione della severità della psoriasi nei pazienti che la seguono con costanza





Cos’è la Psoriasi e Perché l’Alimentazione può Fare la Differenza

Psoriasi: definizione e cause principali


La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica autoimmune che coinvolge principalmente la pelle, ma può estendersi anche a livello articolare e sistemico. Si manifesta con placche arrossate e squamose, spesso localizzate su gomiti, ginocchia, cuoio capelluto e schiena.

Dal punto di vista fisiopatologico, la psoriasi è legata a una iperattivazione del sistema immunitario che provoca un’eccessiva produzione di cellule cutanee (cheratinociti) e un rilascio costante di citochine pro-infiammatorie, come TNF-α, IL-17 e IL-23【1】. I fattori scatenanti possono essere molteplici: predisposizione genetica, stress cronico, infezioni, uso prolungato di farmaci e, non da ultimo, una dieta squilibrata e pro-infiammatoria.

È proprio in questo contesto che il legame tra psoriasi e alimentazione diventa sempre più rilevante.



Ruolo del microbiota intestinale e infiammazione sistemica


Negli ultimi anni, le ricerche scientifiche hanno evidenziato una connessione bidirezionale tra intestino e pelle, nota come gut-skin axis. In particolare, soggetti affetti da psoriasi presentano spesso disbiosi intestinale, ovvero un’alterazione della composizione del microbiota, con una riduzione dei batteri benefici (come Lactobacillus e Bifidobacterium) e un aumento di specie pro-infiammatorie【2】.

Questa condizione può portare a una maggiore permeabilità intestinale, fenomeno noto come "leaky gut", che permette il passaggio di endotossine nel sangue e stimola una risposta infiammatoria sistemica, aggravando i sintomi cutanei. Uno studio pubblicato su Frontiers in Microbiology (2021) ha confermato la presenza di alterazioni del microbiota nei pazienti con psoriasi rispetto ai soggetti sani【3】.

Questo dato rende ancora più chiaro perché parlare di alimentazione per psoriasi significhi anche parlare di salute intestinale: i cibi che scegliamo ogni giorno possono nutrire (o danneggiare) il nostro microbiota, con effetti diretti sul nostro sistema immunitario e sulla pelle.


Recensione hashimoto

L’alimentazione come strategia di supporto naturale


Una dieta antinfiammatoria, basata su alimenti ricchi di fibre, antiossidanti e grassi buoni, può rappresentare un alleato concreto nella gestione della psoriasi. Sebbene non esista una dieta “curativa”, numerosi studi indicano che alcune scelte alimentari possono ridurre l’infiammazione sistemica, favorire la salute intestinale e, nel tempo, migliorare la sintomatologia cutanea.

Un’analisi del Journal of Clinical Medicine (2020) ha evidenziato che una dieta mediterranea o antinfiammatoria è associata a minor gravità della psoriasi e miglior risposta alle terapie farmacologiche【4】.

L’approccio che propongo ai miei pazienti è quello della nutrizione funzionale, che considera il paziente nella sua totalità e personalizza l’alimentazione in base alle caratteristiche cliniche, infiammatorie e intestinali individuali. Questo è particolarmente importante per chi, oltre alla psoriasi, convive con patologie come la tiroidite di Hashimoto o l’endometriosi, che condividono gli stessi meccanismi infiammatori.


Fonti scientifiche citate:

  1. Lowes MA, Suárez-Fariñas M, Krueger JG. Immunology of psoriasis. Annual Review of Immunology. 2014;32:227-255.

  2. Tett A, et al. Unexplored microbiota: biodiversity and potential relevance to psoriasis. Microbiome. 2017;5(1):1-11.

  3. Chen YJ, et al. Gut microbiota dysbiosis in psoriasis: Evidence from two metagenome-wide association studies. Frontiers in Microbiology. 2021.

  4. Barrea L, et al. Nutrition and psoriasis: is there any association between the severity of the disease and adherence to the Mediterranean diet? Journal of Translational Medicine. 2020.




Cosa Mangiare con la Psoriasi: Alimenti Consigliati

Un’alimentazione mirata può contribuire in modo significativo alla gestione dell’infiammazione sistemica, tipica della psoriasi. Sebbene non esistano cibi “miracolosi”, numerosi studi dimostrano come alcuni alimenti per psoriasi possano aiutare a modulare la risposta infiammatoria e supportare il benessere della pelle. Questa sezione si concentra su cosa mangiare con la psoriasi, valorizzando i principi della nutrizione funzionale.


Verdure e Frutta Antinfiammatorie

Le verdure crucifere (come cavolo, broccoli e cavolfiore), le verdure a foglia verde (come spinaci, bietole e rucola) e la frutta ricca di antiossidanti (come frutti di bosco, agrumi e melograno) sono alimenti fondamentali per chi soffre di psoriasi.

Questi alimenti sono ricchi di polifenoli, vitamine C ed E, carotenoidi e fibre, tutti elementi che contrastano lo stress ossidativo e riducono i marker infiammatori.

Uno studio pubblicato su Antioxidants evidenzia il ruolo degli antiossidanti alimentari nel contenimento dell’infiammazione sistemica e nel supporto al sistema immunitario in patologie autoimmuni come la psoriasi【1】.


Grassi Buoni e Fonti di Omega-3

I grassi insaturi, in particolare gli omega-3, sono noti per il loro potente effetto antinfiammatorio. Fonti eccellenti includono:

  • Pesce azzurro (sgombro, sardine, salmone selvaggio)

  • Semi di lino e semi di chia

  • Olio extravergine d’oliva, ricco di oleocantale

Gli omega 3 e la psoriasi sono stati oggetto di numerosi studi. Una revisione pubblicata su Journal of Clinical Medicine ha evidenziato una riduzione dei sintomi psoriasici nei pazienti supplementati con EPA e DHA, grazie alla diminuzione di citochine infiammatorie come IL-1β e TNF-α【2】.

È importante ricordare che la psoriasi e l’alimentazione sono strettamente collegate anche attraverso il profilo lipidico della dieta: i grassi buoni supportano la funzione della barriera cutanea e riducono l’irritazione.


Alimenti Fermentati e Ricchi di Fibre

Una dieta che supporta la salute del microbiota intestinale è particolarmente indicata nei casi di psoriasi. Gli alimenti fermentati e le fibre prebiotiche aiutano a mantenere un equilibrio intestinale ottimale, contribuendo così alla regolazione del sistema immunitario.

Tra gli alimenti consigliati:

  • Kefir e yogurt naturale senza zuccheri aggiunti

  • Crauti e kimchi

  • Legumi (lenticchie, ceci, fagioli) e cereali integrali (come avena e grano saraceno)

Una pubblicazione su Frontiers in Immunology conferma il legame tra disbiosi intestinale e malattie infiammatorie della pelle, e sottolinea l’importanza di un’alimentazione probiotica per ripristinare l’omeostasi【3】.


Spezie e Alimenti Funzionali per il Sistema Immunitario

Alcune spezie e piante hanno proprietà antinfiammatorie e immunomodulanti. In particolare:

  • Curcuma, grazie alla curcumina, inibisce le vie infiammatorie NF-κB e COX-2

  • Zenzero, con effetti antiossidanti e digestivi

  • Cannella, che contribuisce alla stabilizzazione glicemica

Queste spezie possono essere integrate quotidianamente in cucina, potenziando l’effetto di una dieta antinfiammatoria per psoriasi. La curcumina, ad esempio, ha dimostrato in studi preliminari di ridurre le placche psoriasiche se usata come coadiuvante【4】.


Fonti scientifiche

  1. Gonçalves LC, et al. Role of dietary antioxidants in autoimmune skin diseases. Antioxidants. 2021.

  2. Upala S, et al. Effects of omega-3 fatty acids on psoriasis: A systematic review. J Clin Med. 2021.

  3. Kober MM, Bowe WP. The effect of probiotics on immune regulation, acne, and photoaging. Front Immunol. 2015.

  4. Antiga E, et al. Use of curcumin in psoriasis. G Ital Dermatol Venereol. 2016.







Psoriasi e Alimentazione: Benefici Scientifici di una Dieta Antinfiammatoria

L’interesse verso il legame tra alimentazione e psoriasi è in forte crescita nella letteratura scientifica. Sebbene la dieta non possa essere considerata una “cura” in senso stretto, rappresenta una strategia complementare, valida e sostenibile, per la gestione della psoriasi e dei disturbi correlati.


Perché ridurre l’infiammazione cronica aiuta la pelle

Alla base della psoriasi vi è una risposta immunitaria iperattiva che alimenta uno stato di infiammazione sistemica cronica. Questo tipo di infiammazione non riguarda solo la pelle ma coinvolge l'intero organismo, interferendo anche con il metabolismo, la salute intestinale e l’equilibrio ormonale.

Diversi studi mostrano come una dieta antinfiammatoria, ricca di alimenti funzionali, possa contribuire a modulare l’attività immunitaria e ridurre l’infiammazione alla base della psoriasi. Per esempio, un lavoro pubblicato su Nutrients nel 2020 ha evidenziato che un’alimentazione antinfiammatoria può migliorare le condizioni cutanee riducendo l’attività delle citochine pro-infiammatorie come TNF-α e IL-6【1】.

La nutrizione funzionale, in questo senso, si concentra sul ripristino dell’equilibrio infiammatorio attraverso un’alimentazione ricca di omega-3, fibre, antiossidanti naturali e micronutrienti essenziali. Tutto questo agisce sulla risposta immunitaria sistemica e, di riflesso, sul miglioramento della pelle.


La dieta antinfiammatoria nella gestione della psoriasi

L’approccio dietetico antinfiammatorio si basa sull’esclusione o riduzione di alimenti pro-infiammatori e sull’integrazione di alimenti per psoriasi ad azione benefica sul microbiota e sul sistema immunitario.

Questa impostazione si è dimostrata utile non solo per i pazienti con psoriasi, ma anche in presenza di altre condizioni infiammatorie croniche, come la tiroidite di Hashimoto e l’endometriosi, che condividono meccanismi fisiopatologici comuni, come la disbiosi intestinale, l’alterazione della barriera intestinale e l’iperattività immunitaria.

Nel mio lavoro come nutrizionista, applico la dieta antinfiammatoria personalizzata a molti pazienti con disturbi autoimmuni, adattandola al quadro clinico e alla sintomatologia. La personalizzazione è particolarmente importante per chi manifesta sintomi multipli: cutanei, intestinali e sistemici.

Inoltre, alimenti come pesce azzurro, verdure a foglia verde, frutti di bosco, e spezie come curcuma e zenzero sono noti per ridurre i livelli di marker infiammatori. Questi cibi sono utili sia nella psoriasi, sia nel miglioramento dei sintomi di Hashimoto e endometriosi.


Studi clinici e nutrizione funzionale: cosa dicono le evidenze

Molte ricerche supportano l’efficacia di una dieta antinfiammatoria come intervento complementare alla terapia farmacologica nei pazienti con psoriasi. Uno studio pubblicato su Dermatologic Therapy ha riscontrato un miglioramento clinico della psoriasi nei soggetti che avevano adottato una dieta povera di glutine, zuccheri semplici e latticini, e ricca di antiossidanti【2】.

Altri dati interessanti provengono da una revisione sistematica del 2022 pubblicata su Journal of Clinical Medicine, in cui si afferma che modifiche dietetiche mirate possono ridurre l’attività infiammatoria e favorire la risposta ai farmaci biologici nei pazienti con psoriasi【3】.

Un altro lavoro, pubblicato su International Journal of Molecular Sciences, ha messo in evidenza come l’integrazione di omega-3 possa agire favorevolmente sulla composizione del sebo e sulla riduzione dell’infiammazione cutanea【4】.

Questi dati evidenziano che una corretta alimentazione per la psoriasi non sostituisce le terapie farmacologiche ma può potenziarne l’efficacia e ridurre la necessità di trattamenti più aggressivi.


Fonti scientifiche:

  1. Gisondi P, et al. Diet and psoriasis: The role of dietary intervention in psoriasis management. Nutrients. 2020;12(5):E1489.

  2. Barrea L, et al. Nutrition and psoriasis: is there any association between the severity of the disease and adherence to the Mediterranean diet? Dermatologic Therapy. 2021.

  3. Lupo A, et al. Nutritional interventions in psoriasis: current evidence. Journal of Clinical Medicine. 2022.

  4. Chiang B, et al. Omega-3 fatty acids in dermatology: their role in inflammatory skin disorders. International Journal of Molecular Sciences. 2019.



Psoriasi: Cibi da Evitare per Ridurre l’Infiammazione

L’infiammazione cronica è un elemento centrale nella fisiopatologia della psoriasi. Per questo motivo, eliminare o ridurre alcuni alimenti può contribuire a migliorare il quadro clinico e ridurre la frequenza delle riacutizzazioni. La psoriasi e l’alimentazione sono strettamente collegate, e diversi studi sottolineano il ruolo di alcuni alimenti sconsigliati nella psoriasi.


Zuccheri Raffinati e Prodotti Ultra-Processati

Gli zuccheri semplici e i prodotti industriali altamente trasformati sono tra i principali fattori che alimentano l’infiammazione sistemica. Questi alimenti, oltre a provocare picchi glicemici rapidi, aumentano lo stress ossidativo e l’attivazione di citochine pro-infiammatorie come il TNF-α, coinvolto direttamente nella patogenesi della psoriasi.

I dolci, le bevande zuccherate, i cereali da colazione industriali e i prodotti da forno confezionati andrebbero evitati o fortemente limitati. Una revisione pubblicata su Nutrients evidenzia l’associazione tra alimentazione ad alto indice glicemico e aggravamento delle malattie autoimmuni cutanee, inclusa la psoriasi【1】.


Carni Lavorate e Grassi Trans

Le carni processate (come wurstel, salumi, bacon) e i grassi trans (presenti in margarine industriali e fritture confezionate) sono alimenti fortemente pro-infiammatori. Essi contribuiscono all’attivazione del sistema immunitario in senso pro-ossidativo e possono peggiorare la sintomatologia cutanea nei soggetti affetti da psoriasi.

Uno studio condotto su soggetti con malattie autoimmuni ha evidenziato un incremento significativo dei marker infiammatori (CRP, IL-6) in chi consumava regolarmente questi alimenti【2】.


Glutine e Latticini: Quando Limitarli Può Aiutare

Non è necessario eliminare glutine e latticini in modo sistematico in tutti i pazienti con psoriasi, ma in presenza di intolleranze individuali, disbiosi intestinale, o condizioni autoimmuni associate (come la tiroidite di Hashimoto o l’endometriosi), la loro limitazione può portare a un miglioramento dei sintomi.

Il glutine, in soggetti predisposti, può contribuire ad aumentare la permeabilità intestinale (leaky gut), facilitando il passaggio di molecole pro-infiammatorie. I latticini, soprattutto quelli ad alto contenuto di grassi saturi, possono stimolare la produzione di IGF-1, implicata nella proliferazione cellulare cutanea.

Uno studio del Journal of Dermatological Treatment ha dimostrato che una dieta priva di glutine ha migliorato i sintomi in pazienti con psoriasi e positività agli anticorpi anti-gliadina【3】.


Alcol e Bevande Zuccherate

Il consumo regolare di alcol e bevande zuccherate è associato a un peggioramento della psoriasi in molte persone. Questi alimenti, infatti, contribuiscono a uno stato infiammatorio sistemico che può stimolare la produzione di citochine infiammatorie come TNF-α e IL-6, già implicate nella patogenesi della malattia psoriasica.

L’alcol può anche influenzare negativamente la funzione epatica, organo chiave nella detossificazione e nel metabolismo degli ormoni, due processi fondamentali nel mantenimento di una pelle sana. Alcuni studi osservazionali indicano che i pazienti affetti da psoriasi che consumano elevate quantità di alcol hanno forme più gravi della malattia e rispondono meno efficacemente ai trattamenti farmacologici.

Le bevande zuccherate, ricche di zuccheri semplici e conservanti, contribuiscono alla disbiosi intestinale e promuovono picchi glicemici che alimentano l’infiammazione. Il loro consumo è stato associato non solo a un aumento del rischio di psoriasi, ma anche a una maggiore incidenza di altre condizioni infiammatorie e autoimmuni.

Chi soffre di psoriasi dovrebbe quindi limitare fortemente l’assunzione di alcol e bibite industriali, optando per acqua naturale, tisane antinfiammatorie e infusi a base di curcuma, zenzero o finocchio, che possono supportare il microbiota e favorire un’azione sfiammante sistemica.


Fonti scientifiche:

  1. Alcohol consumption and psoriasis severity – Journal of the European Academy of Dermatology and Venereologyhttps://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/jdv.15110

  2. The effect of sugary beverages on inflammation and chronic disease risk – Nutrientshttps://www.mdpi.com/2072-6643/10/8/1007

  3. Sugar-sweetened beverages and markers of inflammation – The American Journal of Clinical Nutritionhttps://academic.oup.com/ajcn/article/98/6/1526/4577423

  4. Alcohol and skin disorders – Dermatology Reportshttps://www.pagepress.org/journals/index.php/dr/article/view/8254




Alimentazione e Psoriasi: Il Ruolo degli Integratori Naturali


Un approccio nutrizionale efficace per la psoriasi può includere, in alcuni casi, anche l’utilizzo di integratori alimentari selezionati. Sebbene l’obiettivo sia sempre quello di privilegiare le fonti naturali attraverso una dieta bilanciata, alcuni nutrienti chiave hanno dimostrato un ruolo promettente nel sostenere la salute della pelle, modulare la risposta infiammatoria e contribuire al benessere generale delle persone con psoriasi.

L’alimentazione per psoriasi, quindi, può essere efficacemente completata da supplementi naturali, da valutare sempre in modo personalizzato con il supporto di un professionista sanitario.


Omega-3 e vitamina D

Gli acidi grassi omega-3, in particolare EPA e DHA, sono tra gli integratori naturali più studiati in relazione alla psoriasi e alimentazione. Gli omega-3 esercitano una potente azione antinfiammatoria, aiutano a ridurre l’attività delle citochine pro-infiammatorie (come TNF-α e IL-6) e possono contribuire a migliorare il quadro clinico cutaneo.

Diversi studi evidenziano l'effetto positivo degli omega-3 nella psoriasi. Una metanalisi pubblicata su Clinical Nutrition ha mostrato una riduzione della gravità dei sintomi nei pazienti integrati con olio di pesce ad alto contenuto di EPA/DHA rispetto al placebo .

Anche la vitamina D è un micronutriente di particolare interesse. Ha un ruolo regolatore sul sistema immunitario e modula direttamente la proliferazione dei cheratinociti, le cellule principali coinvolte nella psoriasi. Nei pazienti con psoriasi, livelli carenti di vitamina D sono frequentemente riscontrati, ed è stato osservato che la sua integrazione può migliorare l’aspetto delle lesioni cutanee, come riportato da una revisione del Journal of Clinical Medicine .



Curcuma, quercetina e probiotici

La curcuma (curcumina), noto antinfiammatorio naturale, ha dimostrato in diversi studi la capacità di inibire NF-kB, un fattore di trascrizione coinvolto nell’attivazione del processo infiammatorio nella psoriasi. Secondo uno studio pubblicato su BioFactors, l’uso della curcuma può contribuire alla riduzione del danno ossidativo e al controllo delle lesioni cutanee .

La quercetina, un flavonoide presente in cipolle rosse, mele e capperi, ha effetti antiossidanti e immunomodulanti. Studi preliminari suggeriscono che può ridurre l’attività delle cellule T implicate nella psoriasi .

I probiotici, infine, stanno guadagnando sempre più attenzione grazie al loro ruolo nel riequilibrare il microbiota intestinale, il cui stato è strettamente collegato alla salute cutanea. Un microbiota in disbiosi può favorire la permeabilità intestinale e contribuire a processi autoimmuni. L’assunzione di ceppi probiotici specifici (come Lactobacillus rhamnosus GG o Bifidobacterium breve) ha mostrato miglioramenti nella qualità della pelle nei pazienti con psoriasi, come riportato da una revisione su Microorganisms .


Quando è utile integrare?

Non tutti i pazienti hanno bisogno di integrare, ma in presenza di squilibri documentati, carenze nutrizionali o condizioni concomitanti (come tiroidite di Hashimoto, endometriosi, malassorbimento intestinale), può essere utile affiancare alla dieta integratori specifici, sempre valutando:

  • Lo stato infiammatorio individuale.

  • La tollerabilità digestiva.

  • L’interazione con eventuali farmaci in uso.

In particolare, chi segue un’alimentazione antinfiammatoria per psoriasi e disturbi autoimmuni può trarre beneficio da un approccio personalizzato, dove l’integrazione rappresenta un supporto scientificamente fondato, mai un’alternativa alla dieta.


Fonti scientifiche:


Psoriasi e Microbiota: Intestino e Pelle Sono Collegati

La connessione tra intestino e pelle è sempre più al centro dell’attenzione della ricerca scientifica, specialmente nel contesto delle malattie infiammatorie croniche come la psoriasi. L’alimentazione per psoriasi, se ben bilanciata, può contribuire non solo a ridurre l'infiammazione cutanea, ma anche a riequilibrare il microbiota intestinale, elemento chiave nella regolazione del sistema immunitario.


Disbiosi intestinale e malattie autoimmuni

Numerosi studi indicano che una disbiosi intestinale – ovvero uno squilibrio nella composizione del microbiota – può contribuire all’attivazione di risposte immunitarie anomale, tipiche della psoriasi e di altre malattie autoimmuni come la tiroidite di Hashimoto o l’endometriosi.

Quando l’equilibrio tra batteri “buoni” e “cattivi” viene compromesso, si verifica un aumento della permeabilità intestinale (“leaky gut”), che consente il passaggio di tossine e molecole pro-infiammatorie nel sangue. Questo processo alimenta l’infiammazione sistemica e può riflettersi direttamente sulla pelle, aggravando i sintomi psoriasici.


Dieta per favorire un microbiota sano

Una dieta antinfiammatoria ricca di fibre, polifenoli e alimenti fermentati può aiutare a ripristinare un microbiota sano, riducendo l’infiammazione sistemica e migliorando la salute della pelle.

Tra gli alimenti per psoriasi che supportano un buon equilibrio intestinale troviamo:

  • Cibi ricchi di prebiotici: come porri, cipolle, aglio, topinambur e banane acerbe. Questi alimenti nutrono i batteri benefici e favoriscono una fermentazione sana.

  • Probiotici naturali: come kefir, yogurt senza zucchero, tempeh, miso e crauti. Il consumo regolare può modulare la risposta infiammatoria e migliorare il funzionamento della barriera intestinale.

  • Cereali integrali e legumi: fonti di fibre solubili, che contribuiscono a regolare il transito intestinale e nutrire il microbiota.


Focus sull’approccio personalizzato

Non esiste una dieta universale per chi soffre di psoriasi. La risposta infiammatoria può variare in base alla composizione individuale del microbiota, alla presenza di patologie concomitanti (come Hashimoto o endometriosi) e a fattori genetici e ambientali.

È per questo che l’approccio della nutrizione funzionale si concentra su un piano personalizzato, studiato in base alla storia clinica, agli esami di laboratorio, allo stile di vita e agli obiettivi specifici del paziente. Il supporto alimentare mira non solo a ridurre i sintomi cutanei, ma a lavorare sull’equilibrio immunitario e metabolico complessivo.


Fonti Scentifiche



Errori Comuni nell’Alimentazione con Psoriasi

Quando si cerca di migliorare la psoriasi attraverso l’alimentazione, molte persone commettono errori strategici che possono rallentare o vanificare i risultati. Ecco alcuni tra i più frequenti, da evitare per ottimizzare l’efficacia di una dieta antinfiammatoria.


Seguire diete estreme o “di moda”

Spesso chi soffre di psoriasi si affida a diete drastiche o non bilanciate, come regimi troppo poveri di carboidrati o eccessivamente restrittivi, nella speranza di ottenere risultati rapidi. Tuttavia, queste strategie possono alterare l’equilibrio del microbiota intestinale e aumentare lo stress ossidativo, peggiorando la condizione infiammatoria. Secondo una revisione pubblicata su Nutrients, una restrizione calorica eccessiva può impattare negativamente sulla salute cutanea e immunitaria【1】.


Eliminare intere categorie alimentari senza personalizzazione

Molti pazienti tendono a eliminare del tutto glutine o latticini senza un’adeguata valutazione. In realtà, la necessità di escludere questi alimenti deve essere valutata caso per caso, sulla base di intolleranze, disbiosi o comorbidità come la tiroidite di Hashimoto o l’endometriosi. Uno studio pubblicato su Clinical Reviews in Allergy & Immunology evidenzia che, in assenza di una diagnosi di sensibilità al glutine non celiaca o allergia alle proteine del latte, l’eliminazione indiscriminata può essere superflua o addirittura controproducente【2】.


Ignorare l’impatto dello zucchero e dei cibi ultra-processati

Uno degli errori più comuni è sottovalutare il consumo di zuccheri raffinati e alimenti ultra-processati, che possono aumentare lo stress ossidativo e l’infiammazione sistemica. Questi cibi, oltre a promuovere picchi glicemici, contribuiscono alla disbiosi intestinale, che è strettamente legata al peggioramento della psoriasi【3】. La ricerca su Frontiers in Immunology conferma che un eccessivo consumo di zuccheri e grassi saturi può innescare la produzione di citochine infiammatorie, aggravando le manifestazioni cutanee【4】.


Non considerare l’equilibrio intestinale

Un errore diffuso è concentrarsi esclusivamente sulla pelle, trascurando la salute dell’intestino. In realtà, la connessione asse intestino-pelle è ormai ben documentata. Una dieta povera di fibre prebiotiche e alimenti fermentati può alterare la composizione del microbiota, aggravando l’infiammazione cutanea【5】. Per questo è fondamentale integrare l’alimentazione con cibi ricchi di fibre e probiotici naturali.


Scarsa personalizzazione e approccio “fai da te”

L’ultimo errore è non affidarsi a un professionista esperto in nutrizione funzionale e patologie autoimmuni. Ogni paziente presenta una storia clinica unica e ha bisogno di un piano nutrizionale costruito su misura, tenendo conto di eventuali disturbi correlati come artrite psoriasica, Hashimoto o endometriosi.


Fonti scientifiche:

  1. Nutrients - Malnutrition and Skin Disorders

  2. Clinical Reviews in Allergy & Immunology - Gluten Sensitivity

  3. Frontiers in Immunology - High-Fat Diet and Psoriasis

  4. Frontiers in Immunology - Diet, Inflammation and Psoriasis

  5. Journal of Dermatological Science - Gut-skin axis in psoriasis


Il Mio Approccio alla Psoriasi Attraverso la Nutrizione


Come lavoro nei casi di psoriasi e infiammazione cronica

Nel mio approccio clinico, affronto la psoriasi e l’alimentazione in un’ottica funzionale e personalizzata. In qualità di nutrizionista specializzata in malattie autoimmuni e patologie infiammatorie croniche come la tiroidite di Hashimoto, l'endometriosi e i disturbi intestinali, considero l’infiammazione sistemica come il comune denominatore da cui partire per ogni percorso nutrizionale.

Con pazienti affetti da psoriasi, propongo percorsi basati su alimentazione antinfiammatoria personalizzata, elaborata a partire da:

  • Storia clinica

  • Esami ematochimici recenti

  • Presenza di altre patologie autoimmuni o infiammatorie

  • Abitudini alimentari e stile di vita

Questo consente di intervenire non solo sul sintomo dermatologico, ma anche su cause sistemiche spesso trascurate come la disbiosi intestinale, la permeabilità della mucosa e le alterazioni del metabolismo immunitario, tutti elementi spesso coinvolti nella psoriasi.


L’importanza di un piano su misura

Una dieta per la psoriasi non può essere “una vale per tutti”. Evitare il fai-da-te è fondamentale perché molti pazienti rischiano di peggiorare il loro quadro clinico eliminando nutrienti essenziali o seguendo modelli restrittivi non sostenibili.

Nel mio metodo:

  • Creo piani nutrizionali su misura basati su dati clinici oggettivi.

  • Guido il paziente nella scelta consapevole degli alimenti, con attenzione a possibili intolleranze alimentari, stati carenziali e fattori di stress ossidativo.

  • Integro, quando necessario, con supplementi mirati come omega-3, vitamina D e probiotici in base a valutazioni cliniche personalizzate.

Numerosi studi dimostrano che l’approccio nutrizionale personalizzato può portare a benefici significativi nella gestione della psoriasi. Ad esempio, la review “Nutrition and Psoriasis: Is There a Role for Dietary Interventions?” (Barrea et al., 2021 – Journal of Translational Medicine) evidenzia l’efficacia di una dieta antinfiammatoria personalizzata nella riduzione della severità della malattia:



Endometriosi, Hashimoto e psoriasi: un filo rosso comune

Una parte importante del mio lavoro riguarda la gestione integrata di pazienti con più patologie autoimmuni o infiammatorie, come Hashimoto, endometriosi e psoriasi. Sebbene si manifestino con sintomi diversi, queste condizioni condividono spesso:

  • Infiammazione sistemica persistente

  • Alterata risposta immunitaria

  • Disfunzioni intestinali e stress ossidativo

Proprio per questo, l’alimentazione per la psoriasi può e deve essere pensata in un’ottica sistemica, andando a modulare l’infiammazione cronica e migliorando la tolleranza immunitaria attraverso:

  • Alimenti a basso impatto infiammatorio

  • Micronutrienti chiave per il sistema immunitario

  • Strategie per il supporto del microbiota intestinale

Il mio obiettivo è fornire un supporto concreto, scientifico e realistico a pazienti che spesso si trovano smarriti tra consigli generici e false promesse. Una dieta per la psoriasi efficace, come dimostrano anche recenti evidenze, è quella costruita con metodo, competenza e rispetto della complessità di ogni persona.


Domande Frequenti sull’Alimentazione e Psoriasi

Quanto conta davvero la dieta nella gestione della psoriasi?

L’alimentazione per psoriasi rappresenta un supporto fondamentale, anche se non può essere considerata una “cura” nel senso stretto del termine. Tuttavia, numerosi studi scientifici indicano che una dieta antinfiammatoria, ricca di alimenti funzionali, può aiutare a modulare l’infiammazione sistemica, che è alla base della psoriasi.

Uno studio pubblicato su International Journal of Molecular Sciences (Barrea et al., 2020) ha dimostrato che una dieta antinfiammatoria ricca di verdure, omega-3 e alimenti integrali può ridurre l'attività infiammatoria cutanea e migliorare la qualità della vita nei pazienti psoriasici.Link allo studio completo: https://www.mdpi.com/1422-0067/21/21/7552

Pertanto, l'alimentazione e psoriasi sono collegate da un legame clinicamente rilevante, che giustifica un intervento nutrizionale strutturato.


È necessario eliminare completamente glutine e latticini?

La risposta dipende da caso a caso. Glutine e latticini sono spesso considerati alimenti sconsigliati per la psoriasi, non tanto perché siano “nemici” in assoluto, ma perché possono peggiorare i sintomi nei soggetti predisposti, specialmente in presenza di:

  • Infiammazione intestinale

  • Disbiosi

  • Permeabilità intestinale aumentata

  • Patologie autoimmuni associate, come la tiroidite di Hashimoto

Alcuni studi, come quello di De Christopher et al. (2017), pubblicato su Clinical Dermatology, mostrano come la riduzione o eliminazione di latticini e glutine in soggetti selezionati possa avere un effetto positivo sui sintomi della psoriasi. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28599824/

Quindi no, non è obbligatorio eliminare questi alimenti in tutti i casi, ma una valutazione nutrizionale personalizzata può aiutare a capirne l’effettiva necessità.


I miglioramenti si vedono subito?

I tempi di risposta all'alimentazione per la psoriasi sono molto variabili. Alcuni pazienti iniziano a percepire benefici come riduzione del prurito, miglioramento della qualità della pelle, minore stanchezza o gonfiore già dopo 2-3 settimane.

Tuttavia, non esiste una tempistica uguale per tutti. Come mostrato in una revisione del 2021 pubblicata su Frontiers in Nutrition (Lisciandro et al.), i tempi dipendono da numerosi fattori:

  • Grado di infiammazione sistemica

  • Stato del microbiota intestinale

  • Aderenza al piano nutrizionale

  • Comorbidità (Hashimoto, endometriosi, artrite)

Il consiglio è quello di seguire un percorso nutrizionale continuativo, monitorato da un professionista, per valutare l’andamento nel medio-lungo termine.


Posso seguire una dieta antinfiammatoria anche se ho altre patologie autoimmuni?

Assolutamente sì. La dieta antinfiammatoria non solo è adatta a chi ha la psoriasi, ma è particolarmente utile nei casi in cui la psoriasi si associa ad altre malattie autoimmuni come:

  • Tiroidite di Hashimoto

  • Endometriosi

  • Sindrome dell’intestino irritabile

  • Artrite psoriasica

L’approccio nutrizionale in questi casi va personalizzato in base alle interazioni tra le varie condizioni. Molti alimenti per psoriasi, come i grassi buoni, le verdure a basso indice infiammatorio e le spezie funzionali, sono efficaci anche nel contenere lo stress ossidativo e supportare il microbiota, elementi cruciali nella gestione di molte condizioni autoimmuni.

Anche in questo caso, è opportuno evitare il fai-da-te e farsi seguire da un nutrizionista esperto in patologie croniche e infiammatorie.


Conclusione – Psoriasi e Nutrizione: Il Primo Passo verso il Cambiamento

La psoriasi, come molte condizioni infiammatorie croniche, richiede un approccio integrato che tenga conto della salute intestinale, del sistema immunitario e dello stile di vita. In questo contesto, l’alimentazione per psoriasi può rappresentare uno strumento di supporto efficace, a condizione che venga utilizzata con metodo, consapevolezza e rigore scientifico.

Numerose evidenze confermano che un’alimentazione ricca di alimenti per psoriasi come verdure crucifere, omega-3, spezie antinfiammatorie, alimenti fermentati e povera di zuccheri raffinati, alcol e grassi trans, può aiutare a ridurre l’infiammazione sistemica, migliorare la funzionalità del microbiota e contribuire alla gestione dei sintomi cutanei.

Allo stesso modo, è importante sapere cosa non mangiare con la psoriasi, soprattutto per chi soffre anche di tiroidite di Hashimoto, endometriosi o altre malattie autoimmuni. Evitare i psoriasi alimenti sconsigliati, ridurre il carico infiammatorio e prendersi cura della flora intestinale significa agire alla radice del problema, non solo sul sintomo visibile della pelle.

La nutrizione non è una cura miracolosa, ma è un alleato prezioso, capace di affiancare le terapie farmacologiche e migliorare la qualità della vita del paziente.


Il mio approccio


Come nutrizionista esperta in infiammazione cronica e autoimmunità, lavoro ogni giorno con pazienti affetti da psoriasi, Hashimoto e endometriosi. Il mio obiettivo non è prescrivere una dieta generica, ma creare percorsi personalizzati, fondati sulla nutrizione funzionale, che considerino ogni persona nella sua unicità.

Un approccio strutturato alla psoriasi e alimentazione prevede:

  • Analisi delle abitudini alimentari e dei sintomi;

  • Riduzione degli alimenti che peggiorano la psoriasi;

  • Introduzione mirata di alimenti funzionali e integrazione, se necessaria;

  • Monitoraggio costante per valutare l’evoluzione nel tempo.

Se stai cercando un aiuto professionale per capire cosa mangiare con la psoriasi, come gestire l’infiammazione attraverso il cibo, o se desideri evitare errori comuni come diete troppo restrittive o improvvisate, puoi richiedere una consulenza nutrizionale personalizzata.

Commentaires


spesa salutare.jpg

Regalati una chiamata gratuita di 15 minuti per far luce sui tuoi obiettivi! Ascolterò la tua storia e insieme progetteremo il tuo percorso su misura. Prenota ora la tua sessione conoscitiva

Scopri la disponibilità comodamente online

CONSULTO GRATUITO 15 MIN
bottom of page